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LE INVESTIGAZIONI SULL'ASSENTEISMO

2020-08-24 20:37

daniele moretti

investigazioni aziendali,

LE INVESTIGAZIONI SULL'ASSENTEISMO

La giurisprudenza conferma la correttezza dello strumento investigativo, occorre una maturazione dell'offerta e una maggiore informazione dei clienti

 

 

Le investigazioni aziendali sull'assenteismo dei dipendenti, uno strumento ormai consolidato

 

 

 

Come rilanciato dal noto portale ALTALEX su un recente articolo, è oramai chiara la legittimità dell’azione delle agenzie investigative per fornire alle imprese gli elementi probatori al fine di sostenere un contenzioso con i dipendenti.

Tuttavia il moltiplicarsi di articoli ed editoriali di questo genere testimonia non solo come vi sia un ulteriore consolidamento della giurisprudenza specifica ma denota anche una non completamente diffusa percezione della liceità dello strumento investigativo nel contenzioso lavorativo, nonostante un aumento ormai esponenziale delle aziende che combattono l’assenteismo e l’infedeltà dei dipendenti attraverso gli investigatori privati specializzati.

Anche l’articolo sopra citato richiama la recentissima ordinanza n. 11697 del 17 giugno 2020 della Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione chiamata a rendere il suo giudizio da un lavoratore dipendente licenziato per giusta causa dall’azienda interessata che lo ha sorpreso, nell’assenza per malattia dopo l’infortunio, a svolgere attività fisiche e ludiche.

Quindi un ulteriore tassello che va a comporre il quadro giurisprudenziale, per la verità piuttosto consolidato ormai, nell’ambito del quale l’investigatore privato  opera a favore delle aziende svolgendo investigazioni aziendali sull’assenteismo dei dipendenti.

In questa sede si ribadisce tuttavia come il risalto di tali articoli e la loro ridondante frequenza testimonino sia una “resistenza” da parte dei dipendenti e dei loro legali, intenti non a difendersi nel merito ma tirando in ballo dubbi, talora speciosi, sulla legittimità dell’operato delle agenzie investigative nelle indagini contro l’assenteismo dei dipendenti, sia il fatto che molte imprese, soprattutto quelle appartenenti a settori meno dinamici e di più ridotte dimensioni, esitino ancora a tutelarsi da una piaga che mina la sopravvivenza aziendale stessa.

Non è raro imbattersi nell’esperienza di microimpresa con 1 o 2 dipendenti che subiscono un danno letale alla produttività qualora abbiano in organico un dipendente assenteista e non siano in grado di ottenere elementi probatori per sostenere i propri diritti.

Contribuiscono a non facilitare per queste imprese l’accesso allo strumento investigativo, sia una cultura popolare che individua l’investigatore privato come un “professionista” particolarmente costoso sia l’esitazione da parte di alcuni studi legali a consigliare un’agenzia investigativa specializzata in indagini aziendali.

Il problema va analizzato punto per punto a partire dalla leggenda metropolitana degli investigatori privati avidi di denaro; è comprensibile questo assunto a fronte anche di cinematografia e letteratura che hanno alimentato la leggenda e anche qualche ritardo da parte del settore che solo nel 2010 ha conosciuto una decisiva riforma che ne ha precisato ambiti e specializzazioni operative, determinando per le investigazioni aziendali una licenza a parte così come, ad esempio, per le informazioni commerciali.

In realtà ovviamente le agenzie investigative svolgono un lavoro complesso e costoso a livello operativo ma il rapporto costi/benefici  è senz0altro a favore dei secondi, se si pensa banalmente che un licenziamento per assenteismo grazie agli elementi di prova acquisiti da un’agenzia investigativa comporta il risparmio ad esempio del pagamento del TFR, nonché risarcisce parzialmente l’impresa dal danno di produttività subito.

Il costo delle investigazioni aziendali per assenteismo dei dipendenti varia molto a seconda delle specificità del caso e delle politiche tariffarie attuate dall’istituto investigativo del caso.

In ogni modo le agenzie specializzate in investigazioni aziendali, come SIGENT, difficilmente superano il tetto dei 5.000 euro per investigazioni di questa tipologia, e, mediamente, si attestano tra i 1.800 e i 2.500 euro .

 

Un altro elemento da considerare è appunto la “specializzazione” poiché l0approccio metodologico ed operativo di una investigazione sull’assenteismo dei dipendenti non può e non deve essere simile a quello, tanto per fare un esempio, di un’investigazione privata per una causa di separazione.

Infine si genera spesso confusione tra ciò che è di pertinenza dell’INPS che verifica attraverso le visite fiscali in orari prestabiliti il personale in malattia o infortunio e ciò che invero afferisce al danno produttivo subito dall’impresa che trascende dall’aspetto previdenziale e contributivo.

Il dilagare di condotte illecite dei dipendenti assenteisti va a toccare lo spinoso tema dei permessi che spettano in virtù alla Legge 104, per poter assistere un familiare malato, tuttavia il tema meriterà trattazione specifica separata.

Le investigazioni aziendali contro i dipendenti assenteisti sono orami uno strumento di utilità irrinunciabile per le aziende e che va a beneficio dell’intero sistema produttivo italiano, già penalizzato da un costo del lavoro sensibilmente più elevato rispetto ad altri Paesi  e da indicatori di produttività non performanti.

 

 


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